Durante il Consiglio Provinciale
del giorno 30 gennaio 2013 era stato approvato con voto unanime, un
nostro Ordine del Giorno dal titolo “
La messa in sicurezza del
nostro territorio è una priorità da non rinviare”.
Questa deliberazione era nata con
l’intento di creare massima attenzione, sul fenomeno rischio
esondazione e relativi allagamenti che causano danni a cose e a tutte
le attività produttive della marca . Non a caso sono anni che sempre
nel mese di novembre, basta un precipitazione al di sopra del
normale, per determinare enormi disagi a molte parti della nostra
provincia a causa di corsi d’acqua che superando i loro argini
naturali, tendono ad arrivare ad inondare interi quartieri di
Treviso buona parte dei comuni contermini, evidenziando una non
corretta pianificazione urbanistica in buona parte della Marca
Trevigiana.
Troppo cemento, una cattiva
manutenzione degli argini e forse anche una sottovalutazione del
rischio idrogeologico presente .
A tal proposito nel nostro Ordine
del Giorno si fa riferimento ad una precisa direttiva europea la
2007/60 ( piano delle alluvioni ) che detta delle determinate tappe a
cui tutti gli Stati Membri si devono adeguare, attraverso la
produzione entro giugno del 2013 di dettagliate mappe della
pericolosità da alluvione e mappe di rischio, assolutamente
necessarie per una corretta pianificazione urbanistica ( PAT e PATI)
. Si è quindi chiesta , Invitando il Genio Civile della Regione
Veneto di relazionare il Consiglio Provinciale sullo stato di
avanzamento di alcuni cantieri , volti a “curare “ i corsi
d’acqua e lo stato di attuazione della direttiva europea.
La direttiva Europea 2007 /60
istituisce un quadro per la valutazione e gestione dei rischi di
alluvione . Nella precedente direttiva 2000/ 60 era stato introdotto
semplicemente il principio della buona qualità di tutte le acque ,
ma non era stato fissato alcun obiettivo relativo alla gestione del
rischio alluvione né tenuto conto dell’aumento dei rischi di
alluvione, a causa dei cambiamenti climatici. Ogni bacino idrografico
viene “ assegnato “ a Distretti Idrografici, includendovi le
acque costiere comprese quelle sotterranee. Ogni stato Membro indica
una Autorità competente che nel nostro caso è L’autorità di
bacino che per il nostro territorio ha una competenza diretta sul
Distretto Idrografico delle Alpi Orientali. ( 14 bacini , 3 Regioni 2
Provincie autonome e 4 stati ) . Ciascun Distretto deve provvedere a
predisporre un idoneo piano di gestione . Vengono fissate anche
scadenze temporali ben definite e precise a cui ogni stato membro si
deve attenere. La prossima scadenza che dovrà essere da noi
rispettata sarà quella di Giugno 2013 dove dovranno essere redatte
delle Mappe della pericolosità da alluvione e Mappe del rischio di
alluvioni. Mentre l’ultimo termine per la pubblicazione di Piani di
Gestione sarà giugno 2015 .
Immaginando una evidente
complessità delle norme presenti, abbiamo proposto non solo la
massima divulgazione delle cultura della protezione del territorio,
compresa quindi ad una limitazione di uso sconsiderato di nuovo
cemento, ma la redazione di un apposito Vademecum redatto dalla
Provincia di Treviso, da distribuire a tutti gli Amministratori
Locali, per aiutarli a districarsi da una legislazione complessa che
permetta anche a chi si occupa di pianificazione urbana , di non
doversi avvalere spessissimo di consulenti esterni assai costosi.
Non dimentichiamoci che la
partecipazione alla pianificazione urbana anche da parte dei
cittadini, deve per forza passare anche e sopratutto attraverso la
comprensione semplice e chiara di norme assai difficili ed
incomprensibili per la quasi totalità di tutti noi .
Ultimo
ma non meno importante tema discusso sempre nelle commissione e
sempre da noi proposto al Genio Civile della Regione, che pur
ammettendo la presenza di cantieri volti al contenimento delle acque,
lamenta una sempre maggiore difficoltà nel procurare risorse
economiche da destinare ad una corretta pianificazione e
programmazione dei vari lavori di messa in sicurezza del
nostro territorio
Diventa sempre meno “ virtuoso “
sostenere una politica di contenimento della spesa pubblica anche
attraverso le strette maglie del nostro patto di stabilità Interno
.Al contrario un allargamento delle spesa pubblica volta ad
investimenti che riguardano la messa in sicurezza del
territorio da tutti i punti di vista, sembra veramente l’unica via
da seguire per avere da una parte, una protezione dei luoghi dove
viviamo e dall’altra, la creazione di nuovi posti di lavoro per il
nostro territorio.
Oggi ancora una volta è accaduto
che una buona parte della nostra provincia si è allagata, sopratutto
nella parte sud della provincia .
Ancora una volta una
precipitazione d'acqua al di sopra della norma ha creato notevoli
disagi ai cittadini che devono subire questa situazione.
Certo vedere che chi governa la
nostra regione si preoccupa di oscurare le previsioni del tempo,
invece di porre in essere una serie di interventi seri, per
proteggere il nostro territorio ci preoccupa.
Quello che possiamo fare, è già
da domani ricordare alla provincia gli impegni presi con
l'approvazione del nostro ordine del giorno . Abbiamo anche l'idea di
chiedere una commissione dove sia presente anche la Regione Veneto
per sapere veramente, quali e dove possono essere effettuati gli
interventi di sicurezza idrogeologica più urgenti e necessari nella
nostra provincia.
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