Venerdì scorso una
delegazione di Sinistra Ecologia Libertà composta dal’ On. Giulio
Marcon, dal nostro Gruppo Consiliare Provinciale e dalle compagne e
compagni del Circolo di Castelfranco Veneto, ha incontrato le RSU
della Berco S.p.A.
I lavoratori ci hanno
espresso la loro grande preoccupazione per il loro futuro lavorativo.
Da qualche mese infatti,
a fronte di un piano industriale ancora non chiaro e fatto solo di
enunciati, esiste la concreta possibilità che quasi 60
lavoratori della azienda della castellana (che fa parte del colosso
tedesco ThyssenKrupp Ag), siano messi in mobilità per poi perdere
definitivamente il loro posto di lavoro. Questo provvedimento
riguarderebbe più di 610 lavoratori su tutta la struttura
aziendale.
La Berco S.p.A e'
un’azienda fondata nel 1918 a Copparo nel Ferrarese come
piccola impresa di riparazioni di macchine agricole.
La Società è stata
acquistata dalla ThyssenKrupp Ag nel 1999 ed è, a tutt’oggi,
una delle più grandi aziende italiane nella produzione di componenti
e sistemi sotto carro per macchine movimento terra cingolate e
attrezzature per la revisione e la manutenzione del sotto carro del
nostro paese.
La crisi economica
iniziata nel 2008 che ha colpito pesantemente tutto il settore non ha
lasciato certamente indenne la Berco S.p.A. che negli anni ha
presentato una serie di piani di ristrutturazione approvati sia dal
Ministero dello Sviluppo Economico che dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali. Nonostante la produzione in ripresa a
inizio del 2012, la capogruppo ThyssenKrupp nel quadro di un vasto
piano di ristrutturazione, ha inserito nel maggio 2011 la Berco tra i
possibili rami produttivi vendibili, seppure l'azienda sia una sorta
di gioiello per la proprietaria tedesca.
Quindi sono più di due
anni che i lavoratori dell’ azienda vivono in continuo allarme,
senza di fatto conoscere realmente cosa ne sarà del loro futuro .
Negli ultimi mesi tutto
il vecchio management è stato cambiato a favore di uno nuovo
che certamente, come raccontano i lavoratori, è poco incline ad un
sano confronto con i sindacati, non rispondendo mai a precise domande
sul futuro e facendo paventare la presenza in bilancio di fortissime
perdite nella produzione e di un costo del lavoro che con gli anni è
esponenzialmente aumentato, facendo sì che si arrivi alla messa in
mobilità di molti lavoratori e la totale incertezza per il loro
futuro, cancellando e non rinnovando anche la contrattazione di
secondo livello che era stata anche una grande vittoria dei
sindacati, dopo tantissimi anni di serrato confronto.
Vogliamo ricordare che
l'intera Berco S.p.A. occupa nel settore più di 3000 lavoratori di
cui quasi 2300 nello stabilimento di Copparo e circa 500 a
Castelfranco Veneto mentre gli altri sono in Piemonte ed in altre
filiali sparse in Europa, Brasile, Usa e India . L'azienda è una
impresa sostanzialmente sana: infatti il fatturato dello scorso anno
ammontava a circa 500 milioni di euro dei quali attualmente solo il
10 per cento viene rivolto verso il nostro paese mentre il
restante 90 per cento è rivolto ai mercati esteri ( più del 30 per
cento al mercato USA).
Il futuro di questa
società è ormai nelle mani anche del governo italiano e da
parte nostra è nata la necessità di porre una serie di azioni
rivolte soprattutto verso la proprietà.
Ci appare assai strano
che ci si voglia sbarazzare di una Azienda che prima appariva sana e
forte e ora, solo pochi mesi dopo si deve tagliare come ceppo non più
produttivo.
Al nuovo Management
chiediamo maggiore rispetto per le realtà dei lavoratori, ponendosi
nella giusta ottica di un corretto uso delle relazioni sindacali, che
per noi devono essere fatte nella totale trasparenza e nella ricerca
di un percorso condiviso sulle scelte future da adottare nei
confronti dei lavoratori stessi.
A fine Luglio in
Consiglio Provinciale sarà posto in votazione anche un nostro
Ordine del Giorno sul tema della Berco S.p.A. che chiederà alla
Provincia di Treviso di mettere in campo tutte le azioni necessarie
volte alla difesa di questa importante realtà produttiva del
trevigiano.
Da parte del' On Marcon
sono state preannunciate altre azioni a livello
parlamentare rivolte sia verso il Governo che verso la Capogruppo
tedesca.
A tutti i lavoratori la
nostra totale solidarietà e la promessa di un pieno impegno
sulla questione.
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