martedì 15 aprile 2014

No alla chiusura del Convitto del Maffioli, si al rilancio del polo scolastico a Castelfranco

Dopo l’approvazione del Decreto Delrio che non abolisce le province come sbandierato ai 4 venti, ma le svuota unicamente della democrazia elettiva per i cittadini, la provincia di Treviso  sarà  l’unica in tutto il Veneto a rimanere “ in vita” fino al 2016, sua scadenza naturale.Questo inevitabilmente  ci porta a continuare fino alla fine e senza diminuire l'attenzione gli impegni presi con il mandato elettorale del
2011 per i cittadini che hanno scelto di votare Sinistra Ecologia Libertà e non solo.
Non abbiamo  mai trascurato le segnalazioni che ci giungevano dal territorio e su questa strada vogliamo continuare.
In particolare seguiamo da anni il problema della Edilizia Scolastica nella nostra provincia.
Nel nostro territorio purtroppo, abbiamo ricevuto in eredità dalle precedenti amministrazioni molte  carenze strutturali  che colpiscono soprattutto il polo scolastico superiore della castellana: Il liceo Giorgione e l’Istituto Alberghiero Maffioli sono le situazioni più difficili in questo caso.
Non dimentichiamo comunque il Liceo Duca degli Abruzzi  di Treviso, il turistico alberghiero Beltrame a Vittorio Veneto, solo per fare alcuni esempi e non l'ennesimo elenco telefonico delle opere incompiute: stiamo
parlando  di Istituti che coinvolgono migliaia di studenti, centinaia di insegnanti e operatori scolastici.
C'è da sottolineare che anche l'attuale amministrazione non si è sprecata troppo in materia e ha un'idea molto soggettiva ed interessata del concetto dii "priorità".
Renzi proprio a Treviso promise ai sindaci che incontrò di porre la scuola al centro delle priorità del suo nuovo governo, ma ad oggi, spente le telecamere e continuato il tour, non ci sono novità e disponibilità
economiche tangibili per sgravare i problemi delle nostre scuole.
(In passato abbiamo convocato 3  commissioni provinciali ad hoc per denunciare le carenze segnalate da studenti, insegnanti ed operatori degli istituti scolastici superiori, che lamentano carenze di spazi per la
didattica, aule fatiscenti e edifici malandati.) .Durante l'ennesima ed ultima commissione da noi chiesta espressamente per conoscere in modo preciso di quante risorse economiche disponesse la
provincia  per rendere a norma sicure e sufficientemente capienti le nostre scuole, ci è stato comunicato che ad oggi la provincia ha previsto per il momento di destinare solo 2 milioni di euro per il settore edilizia
scolastica.
Briciole,  visto che la spesa necessaria solo per la messa in sicurezza e il totale adeguamento degli spazi necessari  e' di circa 35 milioni di euro. Se dovessimo considerare di risolvere  tutte le richieste degli istituti scolasti in modo completo, la somma totale supera i 140 milioni di euro.
La distanza tra le esigenze reali e ciò che può e vuole offrire chi ci amministra  è  siderale. Mancherebbero all’appello “ appena “ 33 milioni di euro.
Al momento,  dopo un ultimo incontro che abbiamo organizzato proprio a Castelfranco con la partecipazione del nuovo assessore provinciale all’edilizia scolastica Bonesso,  di buone notizie non ce ne sono.
Anzi, ne abbiamo avute di brutte, come la volontà di chiudere il Convitto del Maffioli, per far posto agli studenti dello stesso Istituto con nuove aule: in  poche parole il Maffioli  si sabota e mangia se' stesso, non
proprio la risposta attesa dai cittadini di Castelfranco.
Tra le altre cose, questa situazione non tiene minimamente in delle conto delle richieste del territorio: per molte famiglie il Convitto è un luogo con un'importante  valenza sociale ed educativa e che prepara ad un lavoro con un alto grado di socialità e di scambi personali.
A maggior ragione ci appare illogica la costruzione di una nuova palestra per la modica cifra di 1 milione e 700 mila euro a Motta di Livenza, fatto già  denunciato sulla stampa locale  in quanto non è di alcuna priorità,  ma forse l'ultima regalia dell'assessore provinciale Speranzon ai propri elettori.
Già è' stato concesso un ampliamento per il Liceo Berto a Mogliano, che non e' certamente una emergenza scolastica, ma probabilmente tiene in buon conto che Mogliano Veneto è la città di Muraro, il,quale  vorrà lasciare un buon ricordo ai suoi concittadini come ultimo presidente della provincia.
Non ci fermeremo comunque nel mantenere alta la nostra attenzione sulle scuole della provincia e su Castelfranco in particolare, perché è giusto che una città che ha una importante offerta formativa sul territorio, abbia anche  strutture all'altezza.
Se poi dobbiamo considerare  quanto poco si è investito in termini economici a Castelfranco  in rapporto ad altre realtà del trevigiano, e'proprio ora che la giunta provinciale metta mano al portafoglio.




Nessun commento:

Posta un commento