giovedì 16 maggio 2013

La Marca sommersa, poco gioiosa e nemmeno amorosa



Durante il Consiglio Provinciale del giorno 30 gennaio 2013 era stato approvato con voto unanime,  un nostro  Ordine del Giorno dal titolo “ La messa in sicurezza del nostro territorio è una priorità da non rinviare”.
Questa deliberazione era nata con l’intento di creare massima attenzione, sul fenomeno rischio esondazione e relativi allagamenti che causano danni a cose e a tutte le attività produttive della marca . Non a caso sono anni che sempre nel mese di novembre, basta un precipitazione al di sopra del normale, per determinare enormi disagi a molte parti della nostra provincia a causa di corsi d’acqua che superando i loro argini naturali, tendono ad arrivare ad inondare interi quartieri di Treviso buona parte dei comuni contermini, evidenziando una non corretta pianificazione urbanistica in buona parte della Marca Trevigiana.
Troppo cemento, una cattiva manutenzione degli argini e forse anche una sottovalutazione del rischio idrogeologico presente .
A tal proposito nel nostro Ordine del Giorno si fa riferimento ad una precisa direttiva europea la 2007/60  ( piano delle alluvioni ) che detta delle determinate tappe a cui tutti gli Stati Membri si devono adeguare, attraverso la produzione entro giugno del 2013 di dettagliate mappe della pericolosità da alluvione e mappe di rischio, assolutamente necessarie per una corretta pianificazione urbanistica ( PAT e PATI) . Si è quindi chiesta , Invitando il Genio Civile della Regione Veneto di relazionare il Consiglio Provinciale sullo stato di avanzamento di alcuni cantieri ,  volti a “curare “ i corsi d’acqua e lo stato di attuazione della direttiva europea.
La direttiva Europea 2007 /60 istituisce un quadro per la valutazione e gestione dei rischi di alluvione . Nella precedente direttiva 2000/ 60 era stato introdotto semplicemente il principio della buona qualità di tutte le acque , ma non era stato fissato alcun obiettivo relativo alla gestione del rischio alluvione né tenuto conto dell’aumento dei rischi di alluvione, a causa dei cambiamenti climatici. Ogni bacino idrografico viene “ assegnato “ a Distretti Idrografici, includendovi le acque costiere comprese quelle sotterranee. Ogni stato Membro indica una Autorità competente che nel nostro caso è L’autorità di bacino che per il nostro territorio ha una competenza diretta sul Distretto Idrografico delle Alpi Orientali. ( 14 bacini , 3 Regioni 2 Provincie autonome e 4 stati ) . Ciascun Distretto deve provvedere a predisporre un idoneo piano di gestione . Vengono fissate anche scadenze temporali ben definite e precise a cui ogni stato membro si deve attenere. La prossima scadenza che dovrà essere da noi rispettata sarà quella di Giugno 2013 dove dovranno essere redatte delle Mappe della pericolosità da alluvione e Mappe del rischio di alluvioni. Mentre l’ultimo termine per la pubblicazione di Piani di Gestione sarà giugno 2015 .
Immaginando una evidente complessità delle norme presenti, abbiamo proposto non solo la massima divulgazione delle cultura della protezione del territorio, compresa quindi ad una limitazione di uso sconsiderato di nuovo cemento, ma la redazione di un apposito Vademecum redatto dalla Provincia di Treviso, da distribuire a tutti gli Amministratori Locali, per aiutarli a districarsi da una legislazione complessa che permetta anche a chi si occupa di pianificazione urbana , di non doversi avvalere spessissimo di consulenti esterni assai costosi.
Non dimentichiamoci che la partecipazione alla pianificazione urbana anche da parte dei cittadini, deve per forza passare anche e sopratutto attraverso la comprensione semplice e chiara di norme assai difficili ed incomprensibili per la quasi totalità di tutti noi .
Ultimo ma non meno importante tema discusso sempre nelle commissione e sempre da noi proposto al Genio Civile della Regione, che pur ammettendo la presenza di cantieri volti al contenimento delle acque, lamenta una sempre maggiore difficoltà nel procurare risorse economiche da destinare ad una corretta pianificazione e programmazione dei vari lavori di messa in sicurezza del nostro territorio
Diventa sempre meno “ virtuoso “ sostenere una politica di contenimento della spesa pubblica anche attraverso le strette maglie del nostro patto di stabilità Interno .Al contrario un allargamento delle spesa pubblica volta ad investimenti che riguardano la messa in sicurezza del territorio da tutti i punti di vista, sembra veramente l’unica via da seguire per avere da una parte, una protezione dei luoghi dove viviamo e dall’altra, la creazione di nuovi posti di lavoro per il nostro territorio.
Oggi ancora una volta è accaduto che una buona parte della nostra provincia si è allagata, sopratutto nella parte sud della provincia . 
Ancora una volta una precipitazione d'acqua al di sopra della norma ha creato notevoli disagi ai cittadini che devono subire questa situazione.
Certo vedere che chi governa la nostra regione si preoccupa di oscurare le previsioni del tempo, invece di porre in essere una serie di interventi seri,  per proteggere il nostro territorio ci preoccupa.
Quello che possiamo fare, è già da domani ricordare alla provincia gli impegni presi con l'approvazione del nostro ordine del giorno . Abbiamo anche l'idea di chiedere una commissione dove sia presente anche la Regione Veneto per sapere veramente, quali e dove possono essere effettuati gli interventi di sicurezza idrogeologica più urgenti e necessari nella nostra provincia.

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