mercoledì 10 aprile 2013

Muraro non faccia il leghista tifoso ma l'amministratore. La Provincia rigetti il piano di Asolo senza derogare al Piano Provinciale



Il presidente della Provincia difende il Piano di Assetto del Territorio proposto dalla Giunta Comunale leghista di Asolo, che prevede nuova cementificazione in un borgo famoso in tutta Italia.
Contro l'operazione si sono espressi non solo le opposizioni comunali, ma un vastissimo fronte sociale e culturale, dalla CNA all'Ascom, dalla Cia alla Coldiretti alla Confartigianato, allo Spi CGIL. A favore del territorio sono scesi in campo personaggi come Salvatore Settis, Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Gian Antonio Stella.
Muraro difende la giunta sostenendo che si tratterebbe di scegliere tra occupazione e territorio, e lui non ha dubbi sul scegliere il lavoro. “E' un caso fotocopia di quello di Colomberotto a Barcon e di Ikea a Casale”, sostiene il Presidente della Provincia. Proprio il caso di Barcon, con la fine anticipata della giunta leghista, dovrebbe consigliare maggiore prudenza al leghista Muraro. Sia nel caso di Ikea che di Barcon, in realtà i ritorni occupazionali erano del tutto ipotetici, mentre era certo il consumo di territorio agricolo. In una realtà, come la nostra, ormai tristemente disseminata di capannoni con la scritta “Vendesi”, “Affittasi”, o semplicemente chiusi. Per questo abbiamo contrastato quei due progetti, proponendo come alternativa al consumo di territorio agricolo il riuso di aree produttive dismesse, e per questo sosteniamo oggi le ragioni della protesta contro il Pat della giunta leghista di Asolo.
La Provincia ha un ruolo fondamentale nell'approvazione del Pat del Comune di Asolo, dato che non è più la Regione l'Ente competente all'approvazione delle nuove programmazioni urbanistiche comunali ma bensì la Provincia. Da parte nostra porteremo all'attenzione del Consiglio Provinciale le ragioni del territorio, contro l'ansia cementificatoria dei leghisti. Sapendo che il piano provinciale non è stato fatto per ampliare le zone industriali ma per ridurle.
Auspichiamo che questa sera la risicata maggioranza leghista nel Consiglio Comunale di Asolo non ce la faccia ad adottare il Piano. In ogni caso, se il Pat venisse adottato non sarebbe ancora in vigore. Dovrebbe infatti ricevere il parere della Commissione Regionale VAS e il parere tecnico definitivo della Provincia, e l'iter prevede la possibilità di presentazione di osservazioni al piano. E solo successivamentedopo una conferenza di Servizi con Comune e Provincia e la ratifica definitiva della Provincia, si avrà la approvazione del piano. Le possibilità di modifica ci sono e devono assolutamente essere perseguite.
Muraro ha già tentato nel marzo dell'anno scorso di introdurre meccanismi di deroga al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, per dare il via libera ai progetti dei privati su Barcon e su Ikea, ma gli è andata male, dato che anche una parte della sua maggioranza non lo ha seguito. Chiediamo quindi a Muraro di comportarsi da amministratore e non da leghista tifoso supporter dei suoi compagni di partito che amministrano Asolo.

Nessun commento:

Posta un commento